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Se non tornerete come bambini

Se non tornerete come bambini non entrerete nel Regno dei Cieli (Mt 18,3):
Il bambino gioca, per lui tutto è gioco e passa tutto il suo tempo a giocare. Per il bambino il gioco è una cosa molto seria, è praticamente il suo lavoro, il modo con cui cresce. Ci mette impegno, passione, energia, anche se è proprio il gioco che lo mantiene nella leggerezza e nella distensione.
Dovremmo vivere così i nostri impegni e il nostro lavoro, con la leggerezza del gioco. Il modo per dare passione e impegno, mantenendo la leggerezza nel fare le cose, è l’amore: le cose per amore sono impegnative, costano, stancano, ma non pesano. Se io amo, la vita diventa leggera, gratificante.
Guardiamo i nostri “clienti” durante una fiera o durante lo spettacolo: si divertono, giocano, sorridono, i loro volti si trasformano rispetto al solito trantran di tutti i giorni. Proviamo a confrontare i loro occhi di adulti con quelli dei loro bambini. Scopriamo, allora, che li abbiamo aiutati, almeno per un momento a tornare come bambini.
Allora entriamo dentro il mistero della leggerezza e della bellezza, nelle cose che facciamo e viviamo.
Nonostante i sacrifici, l’impegno fisico, la precarietà della economia e dei guadagni, abbiamo la possibilità nel nostro lavoro di scoprire tutta la bellezza e la leggerezza della vita, come quella del bambino che ancora non distingue il gioco dalla vita e la vita dal gioco.
È questa dimensione leggera della vita che ci apre alla dimensione del sogno, del desiderio, del progetto, della crescita.
Proviamo allora a guardare con più attenzione alle facce felici di chi è riuscito a buttar giù tutti i barattoli, di chi ha fatto centro al bersaglio, da chi esce dal castello incantato, o esce barcollando dal tagadà. Guardiamo chi si è lasciato coinvolgere dal clown in qualche sketch in pista, o semplicemente i volti di coloro osservano meravigliati l’evoluzione dell’acrobata o l’abilità dell’addestratore di cavalli.
Non siamo chiamati solo a provocare il gioco degli altri, ma a giocare con chi gioca. Per tornare bambini.

EDITORIALE In Cammino 2010-2